Oggi, più che mai, la solitudine non è solo una condizione individuale, ma un fenomeno sociale che riguarda tutti noi. Non è solo questione di non avere relazioni, ma di faticare ad intessere legami forti, che portino a occasioni di scambio e condivisioni autentiche. La solitudine mina la salute fisica e mentale, frena la crescita personale e indebolisce il tessuto sociale.
Solitudine deriva dal lat. solitudĭne(m), derivazione di sōlus ‘solo’, ossia un sentimento avvertito da chi è solo, non accompagnato da altri. E’ necessario però distinguere la solitudine subìta (reso in anglosassone dal termine loneliness) da quella cercata (solitude): la prima è un sentimento negativo, per cui la persona si sente isolata e prova un senso di vuoto e disperazione. La seconda, al contrario, è un sentimento positivo, per cui la persona trova quiete e possibilità di essere creativa in compagnia solo di sé stesso.
Il dramma di quest’epoca è la Loneliness, la solitudine subìta. In un mondo sempre più connesso digitalmente, sono soprattutto i giovani a sentirsi scollegati dalla realtà. Ma si sentono soli anche gli anziani, i migranti, chi affronta difficoltà economiche o discriminazioni: la solitudine è una realtà trasversale che può coinvolgere chiunque.
In Gran Bretagna per affrontare questo problema, dal 2018 è stato istituito il Ministero della Solitudine: essa viene definita uno stigma tra i giovani, che più di tutti ne soffrono ma di cui non vogliono parlarne, temendo il giudizio degli altri. A livello italiano, il rapporto annuale Istat del 2018 rivelava che ad una maggiore partecipazione civica e associazionismo si associa un livello maggiore di benessere percepito: come a dire, meno solitudine.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo discorso di fine anno ha sottolineato la necessità di rinsaldare i rapporti nelle comunità, nelle famiglie e nelle amicizie, evidenziando come questi legami siano fondamentali per affrontare le sfide che ci aspettano nel 2025. Condividiamo il pensiero e desideriamo offrire degli strumenti per concretizzarlo attraverso il volontariato sociale, affiancando le associazioni della provincia di Trento.
Una chiamata all'azione.
Contrastare la solitudine significa promuovere relazioni autentiche, ricostruire il senso di appartenenza e rafforzare le connessioni umane. Non si tratta solo di un ideale, ma di una necessità urgente.
Come contrastare la solitudine: i quattro Temi specifici del 2025 per costruire legami e generare il cambiamento
- la prevenzione della violenza di genere: Proteggere attraverso la vicinanza
La violenza nasce anche dall'isolamento. Creare spazi sicuri per le donne significa costruire comunità solidali che proteggano e sensibilizzino. Nel 2025 lavoreremo per educare, prevenire e offrire strumenti concreti per rendere i luoghi pubblici più sicuri, in collaborazione con istituzioni e associazioni locali. - La valorizzazione dei giovani: Dai margini al centro
Spesso i giovani sono visti come destinatari di interventi, noi li vediamo come motore del cambiamento. Vogliamo continuare a coinvolgerli attivamente, ascoltare le loro idee, renderli protagonisti di soluzioni innovative che parlino al loro futuro. - L’inclusione dei soggetti fragili: Un ponte verso la comunità
Anziani, donne, giovani, persone in difficoltà anche temporanea. Il nostro obiettivo è sostenere l’associazionismo per offrire, a chi si trova in difficoltà, strumenti per partecipare pienamente alla vita sociale e culturale del territorio, abbattendo barriere e costruendo ponti. - Dialogo intergenerazionale: Voci che si incontrano
In un tempo in cui le generazioni sembrano distanti più che mai, crediamo nello scambio reciproco di competenze, esperienze e saggezze. Promuovere il dialogo tra giovani e anziani non è solo un atto simbolico, ma una risposta concreta per ricucire il tessuto sociale e sentirsi meno soli.
Progetti di impatto sociale: Soluzioni che avvicinano
Per realizzare questa visione, Fondazione promuoverà numerose iniziative e progetti mirati:
- Bando Intrecci Possibili 2025: il volontariato contro la solitudine
Vogliamo arrivare direttamente ai bisogni della comunità, dando la possibilità alle organizzazioni di volontariato sociale, di scovare nuove solitudini e trasformarle in legami. Questo l’obiettivo per il 2025 dello storico Bando finanziato da Fondazione a favore di enti del terzo settore avrà questo obiettivo. - Premio di Solidarietà (16^ edizione): Celebrare il volontariato che connette
Non solo nuovi progetti: vogliamo continuare a premiare anche chi è già riuscito a rendere il nostro territorio più umano e accogliente, dando valore a gesti significativi di volontariato sociale. Ad aprile uscirà il bando per tutte le organizzazioni del Terzo Settore. - Progetto Fuoricentro - Una comunità che Educa: Costruire comunità educanti per stare bene insieme
I legami di comunità di un tempo nei paesi della provincia di Trento, non sono più così forti, l’assenza di occasioni di socializzazione extrascolastiche crea solitudine nei giovani e indebolisce il senso di appartenenza. Il progetto Fuoricentro nel 2025 porterà alla creazione di un Patto Educativo Territoriale dove famiglie, scuole, associazioni e comunità di valle offriranno un percorso condiviso con opportunità concrete di benessere per le giovani generazioni. - Avvocati per la solidarietà: Una voce per i più fragili
Partecipiamo assieme altri partner territoriali ad un progetto che vuole dare voce e supporto legale a chi non ha voce, attraverso una rete di avvocati volontari formati per assistere le persone senza fissa dimora, spezzando il cerchio dell’isolamento legale e sociale. - Progetto Sex Offender Treatment: Reinserire per ricostruire
La violenza di genere si combatte nelle scuole, in famiglia, nei luoghi. Va trattata anche nei colpevoli, laddove acquisizione di consapevolezza può significare la non reiterazione del reato. Partecipiamo al progetto Sex Offender Treatment, formando psicologi volontari per l’attivazione di percorsi psicoterapici individuali e di gruppo a favore di detenuti ed ex detenuti della sezione speciale della Casa Circondariale di Trento. - La sicurezza delle donne negli eventi pubblici: Meno solitudine tra la gente
E’ in cantiere un nuovo progetto per migliorare la sicurezza urbana, con un focus specifico sulla tutela delle donne e la gestione di spazi in cui sentirsi protette contro la violenza di genere. Vi aggiorneremo nei prossimi mesi.
La crescita strutturale: la Consulta come spazio di innovazione
Non possiamo fare tutto da soli. Fondazione Trentina per il Volontariato Sociale lancerà nel 2025 un progetto di rete: la Consulta del volontariato sociale, ossia come luogo di dialogo e collaborazione tra organizzazioni di volontariato, associazioni di secondo livello, enti pubblici e privati interessati a individuare assieme a noi l’Agenda Strategica sui bisogni sociali della provincia di Trento. Non sarà solo una piattaforma di confronto, ma un laboratorio di soluzioni condivise e partecipate.
I temi del 2025 saranno il punto di partenza per verificare l’efficacia di questa struttura e consolidare alleanze strategiche.
Un futuro di speranza e connessione
La Fondazione Trentina per il Volontariato Sociale non vuole solo rispondere ai bisogni del presente, ma costruire una visione di futuro. Una visione dove nessuno è lasciato indietro, dove la solitudine è attenuata dalla forza della comunità.
Unisciti a noi. Non è solo il nostro lavoro: è il nostro impegno. Insieme possiamo prima immaginare e poi costruire un futuro più bello, dove ci sia la solitudine buona, quella che ci permette di tornare a casa, ascoltarci un po’ di più per poi uscire e stare bene con gli altri.
Cosa puoi fare tu?
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di Donatella Turrina e Beatrice Valline
