“I giovani non sono vasi da riempire, ma fiaccole da accendere.”
Questa frase di Plutarco racconta bene lo spirito con cui, nel 2024, la Fondazione Trentina per il Volontariato Sociale ha accolto i suoi primi tirocinanti: Andrea, Gioele, Irene, Stefania, Davide e Iris Letizia.
Con loro nei nostri spazi è arrivata una ventata di novità: hanno portato entusiasmo, creatività, curiosità. Soprattutto una disponibilità autentica e sincera a mettersi in gioco in un contesto che vive quotidianamente le complessità del terzo settore.
Ognuno ha lasciato una traccia, scritta e non scritta. Nel giro di pochi mesi, ci hanno aiutato a realizzare attività che senza di loro – lo ammettiamo – sarebbero rimaste solo buone intenzioni: il logo per “Dalla mutualità alla solidarietà per Trento Capitale Europea del Volontariato 2024, il primo podcast (QUI e su Dalla Mutualità alla Solidarietà | Podcast on Spotify, il primo bilancio sociale (sul nostro sito), l’immagine coordinata dei social (Instagram), la sistemazione dell’archivio digitale, una guida in inglese e nuove idee per la progettazione sociale.
Ci hanno dato fiducia scuole e realtà formative del territorio come l’Istituto Artigianelli - Arti Grafiche, l’Istituto Tecnico Economico “A. Tambosi” e l’Università degli Studi di Trento. Abbiamo ricambiato cercando di offrire un’esperienza che andasse oltre la formazione, rendendola una opportunità di crescita, di trasformazione e di nuove e importanti relazioni sociali.
Perché, qui in Fondazione, i giovani non vengono semplicemente a “dare una mano”. Vengono per partecipare. Per imparare, certo, ma anche per contribuire al cambiamento. Ascoltare e accogliere il loro punto di vista significa mettere in discussione abitudini, processi e visioni. E questo, per noi, è un valore prezioso. Scardinando facili stereotipi e generalizzazioni su una gioventù silente e delusa, la nostra esperienza ci racconta che i giovani hanno voglia di partecipare, sono pronti a offrire il loro contributo. È un’esperienza che li arricchisce, nel senso più ampio del termine, perché riescono a sentire che dal loro operato tutta la comunità ne trae beneficio.
La nostra Fondazione opera con un piccolo ma solido e preparato team di tre dipendenti, affiancate da professionisti su progetti specifici e da un Consiglio di Amministrazione composto da volontari con anni di esperienza nel terzo settore. Accogliere giovani in tirocinio significa migliorare questa professionalità, che nasce proprio dall’incontro tra esperienze, competenze e generazioni diverse; altrimenti detto, questo incontro valorizza l’integrazione di ruoli e crea prospettive di sviluppo interne nuove e coerenti con il tempo.
Queste prospettive non riguardano solo miglioramenti di performance: crediamo fortemente nel valore dell’inclusività e vogliamo metterlo in pratica concretamente. Per questo, tra le opportunità di tirocinio offerte, riserviamo particolare attenzione anche alle studentesse e agli studenti con Bisogni Educativi Speciali (BES). Riteniamo ci sia spazio anche per chi ha altri modi di vivere il mondo e intendere il tempo. Vogliamo dare la possibilità di mettersi alla prova a questi giovani, affinché sviluppino le proprie competenze e si sentano parte attiva di una rete solidale che valorizza le capacità di ciascuno. Per noi esperienze di questo tipo significano anche imparare a rimodulare i tempi di vita e di lavoro, troppo spesso legati a logiche di mera produttività.
Questa è la strada che continueremo a percorrere anche nel 2025, dentro la nostra struttura ma anche diffondendo questa buona pratica tra le associazioni di volontariato sociale che affianchiamo, fornendo strumenti e consulenza affinché siano anche loro pronte ad accoglierli e a valorizzarli.
Diamo quindi il benvenuto in questa primavera a Giulia, studentessa TAG25 - Trentino Alta Formazione Grafica dell’Istituto Artigianelli di Trento, preparata e determinata a proporci, nei suoi tre mesi di praticantato, una grafica rinnovata del Bilancio Sociale e del nostro sito.
Con l’arrivo dell’estate accoglieremo una giovane o un giovane in Servizio Civile Universale Provinciale (SCUP: Partecipa - fovoltn.it) che sarà formato come content developer nell’area comunicazione. Se avete tra i 18 e i 28 anni, il mio è un invito caloroso a mandare entro il 28 aprile le vostre candidature: una possibilità concreta di vivere un’esperienza formativa in un’ambiente tranquillo e organizzato.
Nei prossimi mesi daremo voce ad alcune di queste storie, per raccontare il cammino vivo della nostra identità che si rinnova nel solco dei suoi principi fondativi: rimane fedele alle radici, ma sceglie ogni giorno di animarle con idee nuove, capaci di parlare ad un presente fluido e complesso. Sarà un esercizio di fiducia e una forma di responsabilità verso il futuro che desideriamo costruire, ascoltando ciò che i giovani intravedono prima degli altri e che hanno il coraggio di nominare. Perché, riprendendo il Plutarco citato in apertura: “La natura ci ha dato due orecchie ma una sola lingua, per la ragione che siamo tenuti più ad ascoltare che a parlare”.
Beatrice Valline – Coordinatrice Fondazione Trentina per il Volontariato Sociale